La lista della spesa | pubblicato su: LE FATE | Maggio - Giugno 2012 |
Pane crackers yogurt ritirare le scarpe dal calzolaio camice tel a lilli fiori corde chitarra libro per angelo biscotti per i bambini sentimento per me da un po’ di tempo faccio cose che non mi interessano - mi trascino come uno zombi da un convegno all’altro da un concerto all’altro. Noia. Ascolto musica che non mi piace frequento persone che n... | |
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Il treno che non torna | pubblicato su: LE FATE | Luglio - Agosto 2012 |
Turi Scordu, surfararu, è un personaggio che vive prevalentemente sui cartelloni dei cantastorie; quei variopinti affreschi che campeggiano dietro mitiche figure di cantori con chitarra a tracolla; non credo sia mai esistito nella realtà, Turi Scordu. Deve la sua vita all’invenzione letteraria e al genio di Ignazio Buttitta. Nei primi anni cinquan... | |
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La rivolta delle buatte | pubblicato su: LE FATE | Settembre - Ottobre 2012 |
Tutto avvenne in un grande magazzino italiano di una città che non ricordo, in un tempo lontano che fu; una vicenda che ancora tutti chiamano la rivolta delle buatte. In quell’epoca comandavano i “catalogatori”, una sorta di super uomini, terribili aguzzini impietosi e cattivi che avevano potere di vita e di morte sulle cose e sulla gente. Seguac... | |
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La guglia di marcello | pubblicato su: LE FATE | Novembre - Dicembre 2012 |
Fabio Cilea, classe 1973, direttore della riserva naturale Saline di Priolo dal 2008, coadiuvato dalla dott.ssa Francesca Di Blasi : “in realtà lavoro in questa riserva sin da quando è stata istituita, cioè nel dicembre del 2000, con Carmelo Iapichino. Ricordo i primi giorni, siamo arrivati qui, ci siamo guardati in faccia e ci siamo chiesti cos... | |
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Ccu voli giustizia si la fazza | pubblicato su: LE FATE | Gennaio - Febbraio 2013 |
Un Cristo dal volto subumano, passionale, furente, al limite del rabbioso e del capo-popolo, sobillatore di massa. Un Cristo marxista e rivoluzionario, che emerge dagli antichi versi di un canto popolare siciliano ed infrange, con il suo verbo, quel velo di ipocrita perbenismo di cui sono permeati centinaia di composizioni popolari, tutte improntate al ... | |
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Parlar e lagrimar vedrai insieme | pubblicato su: LE FATE | Agosto - Settembre 2013 |
Saprai,ch’ombra adorata,a me d’accanto, Ti riveggio pur sempre o sogno o scrivo, E più che il labro tuo trovo il tuo pianto. Mariannina Coffa (Noto 1841-1878) Il sapore delle lacrime è l’esatta percezione del gusto dell’amore, la sua migliore sintesi, la descrizione più appropriata. Dell’amore desiderato, donato, consumato, perduto, tra... | |
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Editoriale II num. | pubblicato su: LE FATE | Luglio - Agosto 2012 |
Quando in un'isola imbocchi la giusta strada, lasciandoti il mare alla tua destra, pur andando sempre avanti nella stessa direzione, ad un certo punto del cammino, fatalmente, ritomi al punto di partenza. Correre avanti per ritomare... e più corri e prima torni indietro. É l’incanto della Fata delle Isole, e piú semplicemente un aspetto del viver... | |
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Editoriale III num. | pubblicato su: LE FATE | Settembre - Ottobre 2012 |
Siamo abituati al caldo da una manciata di secoli, eppure ci coglie impreparati quest’ultima ondata di calore fuori stagione. Talvolta riusciamo financo ad includere nelle nostre attività quotidiane, contemplative quanto inutili, una rapida riflessione su come qualcosa nel clima non ce la racconti giusta. Come se non bastasse la crisi del mondo occid... | |
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Editoriale IV num. | pubblicato su: LE FATE | Novembfre - Dicembre 2012 |
Sono tempi di molte domande e di risposte incerte sulla convivenza e la democrazia degli uomini. Negli Stati Uniti è stato riconfermato Barak Obama, in Sicilia è stato eletto Rosario Crocetta, Berlusconi si ricandida alla guida del governo italiano. Ogni popolo ha i suoi leader. La prima differenza che salta subito…alle orecchie è che l’americano... | |
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Editoriale V num. | pubblicato su: LE FATE | Gennaio - Febbraio 2013 |
Le parole alitano, nella bocca di qualcuno, come allegre bolle di sapone nelle quali si rispecchia una minima porzione di realtà; brillano e svolazzano nell’aria per il tempo di un respiro, poi si liquefanno come neve al sole, lasciandosi dietro un finto odore di bucato. Talvolta sono pietre, le parole; si incastrano le une alle altre come nei vecchi... | |
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Editoriale VI num. | pubblicato su: LE FATE | Aprile - Maggio 2013 |
Risorgeranno, ne sono certo, risorgeranno!! In un paradiso accogliente e festoso; ricco di prosperità e mansueto in fratellanza, giusto per i giusti. Con il loro Dio a coccolarli, tenero, premuroso, come un Padre che quasi chiede perdono per non essere stato in grado di provvedere loro come doveva. Li chiamerà ad uno ad uno per nome, e aggiungerà co... | |
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Editoriale VII num. | pubblicato su: LE FATE | Giugno - Luglio 2013 |
Non ho mai disubbidito a niente e a nessuno; e non perché io sia un remissivo, tutt’altro! ma per il semplice motivo che la disobbedienza non esiste; se proprio insisti potrei definirmi, in maniera politicamente corretta, un diversamente ubbidiente. Questo sì che potrei accettarlo. Si narra che io abbia disobbedito ai miei genitori che mi volevano ... | |
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Non arare il suolo di Dio invano | pubblicato su: LE FATE | Giugno - Luglio 2013 |
La terra come pelle di un sacro organismo che è l’intero pianeta e non a caso porta il suo stesso nome. Acqua e terra, fuoco e aria; i preziosi elementi che sostengono la vita di tutte le creature fin dalle origini; terra da possedere, da abitare; terra per cui combattere e morire; terra da tramandare, da donare a future generazioni; terra su cui su... | |
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Editoriale VIII num. | pubblicato su: LE FATE | Agosto - Settembre 2013 |
Non ero ancora nato nell'agosto del 1953, quando nella mia Siracusa accaddero quegli strani avvenimenti della Lacrimazione. Il primo lontano ricordo è legato all’immagine di una strana Chiesa in piazza Euripide; una costruzione fatta di tubi Innocenti e senza pareti; da fuori, in mezzo a due strade rumorose e accanto al ponte della ferrovia, si pote... | |
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Editoriale IX num. | pubblicato su: LE FATE | ottobre-novembre 2013 |
Ho voglia di urlarlo il mio disagio, la mia rabbia. Mi scappa dentro come un desiderio di rivolta che urge e non trova più tempo. Non ce la faccio più a resistere; è finita la pazienza, come le foglie dei melograni d’inverno, come la neve al sole. Mi aggiro come uno zombi fra decine di canali televisivi che ripetono tutti le stesse cose, con le ste... | |
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Lu sabbatu si chiama allegracori | pubblicato su: LE FATE | ottobre-novembre 2013 |
LU SABBATU SI CHIAMA ALLEGRACORI Cantano, lassù per i monti e nelle valli dei mandorli e dei noccioli, cantano l’amore che gonfia il petto e urge dentro il loro cuore, seppur indurito dalla fatica e dal sudore; cantano perché così si allevia la sfacchinata della levataccia e della interminabile giornata di lavoro, dall’alba al tramonto; cantano ... | |
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Editoriale | pubblicato su: LE FATE ANNO II N.4 | aprile-maggio 2014 |
Ce la portiamo dentro una voglia matta di rivoluzione; la sogniamo la notte, la riesumiamo in decine e decine di discorsi stanchi, ma a voce alta; la piazziamo lì, al termine di accalorate e sgangherate analisi sociologiche, come unico esito possibile e auspicabile: ‘na rivoluzzioni ci vulissi! Ma è l’uso del condizionale (congiuntivo dialettale) ... | |
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IL BRUCO E LA FARFALLA | pubblicato su: LE FATE ANNO II N.4 | aprile-maggio 2014 |
IL BRUCO E LA FARFALLA Avventure melodiche di un teschio Di morte, di castelli torriati, di teschi, di miniere, di trallalero, ma anche di vita e d’amore, respira un antico canto siciliano, abbastanza tristemente noto. Di curiose domande e strazianti risposte: Murivi senza ‘n toccu di campani. Un’isola, una nazione, tanta gente al mondo, forse... | |
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editoriale | pubblicato su: LE FATE ANNO III N.1 | gennaio-febbraio 2015 |
C’è nell’aria una lieve brezza primaverile. A tratti si bagna, poi c’è il sereno….forse ancora un po’ di freddo, la sera, ma il fiore del mandorlo non lo freghi più: c’è e lì rimane! il manto di acetosella che rallegra di giallo i campi ancora incolti, ti incoraggia a pensare che l’inverno stia per sloggiare. La stagione invernale de... | |
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Dell'arsi e della tesi | pubblicato su: LE FATE ANNO III N.1 | gennaio-febbraio 2015 |
Dell’arsi e della tesi La musica appartiene alle arti del tempo, dello scorrere e del fluttuare; dove c’è un prima e un dopo, dove l’istante è figlio di una sequenza di eventi che spostano continuamente il “durante” verso un passato già andato e un futuro che sta per arrivare. L’architettura o la pittura o la fotografia disegnano invece ... | |
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Sono stato coinvolto in questa avventura editoriale da Alina Catrinoiu, una ragazza rumena che ha scelto la Sicilia come sua patria d’elezione. Mi ha convinto dell’esigenza di mettere per iscritto e in buona grafia i nostri pensieri, i sogni, le visioni. Noi che, insieme a tanti altri, abbiamo deciso per la nostra Isola, non l’amore incondizionato, irrazionale, fanatico, nostalgico-folk, ma il rispetto per la memoria, il territorio, la cultura e le persone. Abbiamo messo insieme una squadra di donne e uomini (molte di più le donne, per la verità…qui c’è una quota azzurra che andrebbe sostenuta…), organizzati per macro-aree, la musica, l’arte, la letteratura, il cinema, la fotografia, la cultura d’impresa…e abbiamo dato forma grafica ai nostri desideri, alle nostre parole. Ho scelto il nome de Le Fate perché sono caratterialmente attratto dal mondo invisibile e dai suoi significati, e perché sono alla ricerca di quel mondo che a volte vedo distintamente. A volte appena sopra l’orizzonte, a volte sotto i nostri piedi. In ogni paese del mondo c’è un regno delle Fate, fra le pareti delle antiche caverne dimora di monaci bizantini…. o sulle ali delle farfalle che planano sulle zagare degli aranci in primavera; tra i labirinti di luce di un antica masseria con le finestre ferite dal vento o sulle lingue di fuoco che ardono nei rosari delle donne in preghiera. Nelle rime di una filastrocca urlata dai carusi per la strada, o nei sospiri di una ninna-nanna a una picciridda ccu l’occhi sbarati tanti che non vuole dormire Oggi le abbiamo dimenticate, ma non per questo Le Fate non esistono. Soltanto i sogni, talvolta, ne danno testimonianza. Nello stato di semi-coscienza tornano a popolare i nostri pensieri, ci consolano, leniscono le ferite del giorno con le loro carezze. Ma riappaiono anche ad occhi aperti, quando la fervida speranza nella nostra memoria le svela da un arcaico silenzio; e allora ecco che languide melodie si librano, se le sai ascoltare, intonate dal sospiro del loro volto pallido. Non aver paura, non aggrottare le tue ciglia, non porti inutili domande; accoglile senza remore. Loro sono delicate e molto discrete, potrebbero fuggire per non tornare mai più. |